A TU PER TU con Marco Matelli (Piovontroton)
18-11-2025 12:25 - A tu per tu
A tu per tu con Marco Matelli (Piovontroton)
Chiamarlo meteorologo sarebbe davvero riduttivo. Marco Matelli (Piovon troton, un nome una garanzia per le migliaia di persone che seguono le sue previsioni) si definisce piuttosto un docente (è ingegnere informatico, laureato con 108 all’Università di Pisa, e attualmente professore di informatica all’istituto Alberghiero di Massa) prestato al meteo e alla comunicazione, o meglio alla divulgazione. Le sue, insomma, sono previsioni legate ai modelli matematici che conosce alla perfezione. Come Piovontroton le dispensa sui social (seguito da 20.000 followers) e anche in due canali, wathsap e telegram.
Matelli cominciamo dall’inizio: quando è cominciata l’avventura di Piovontroton?
“Tutto nasce nel 2014 anche se è durante l’alluvione del 2012 che ho cominciato a studiare i temporali autorigeneranti. Mi definisco bravo in due cose, nella competenza e nella divulgazione: ho cominciato a farlo sulla mia pagina personale, poi è nata quella dedicata esclusivamente agli eventi meteo.
Come nasce il nome Piovontroton?
“E’ un omaggio al mitico “Silvanon” di Massa, che in un video diventato famosissimo parlava di come avrebbe allevato le trote in uno dei sottopassi costantemente allagato in caso di pioggia forte”.
Quando ha capito di avercela fatta, di essere diventato una istituzione nel campo del meteo anche fuori dai social?
“Nel 2022 ero in un campeggio a Marina di Carrara, la gente mi è venuta incontro per ringraziarmi per averli salvati, grazie alle mie allerte, dal downbrust che aveva colpito la zona”.
Quali sono le caratteristiche che hanno secondo lei decretato il suo successo?
“Competenza e velocità unite alla capacità di comunicare”.
Ha mai pensato di fare di questa sua passione una vera e propria professione?
“Per me esistono le allerte, non le previsioni del tempo. Fino a pochi anni fa gli eventi eccezionali erano sporadici, adesso sono molto più frequenti e consecutivi ed è quindi più impegnativo starci dietro”.
“Farne una professione? Ci sto pensando da fine agosto e sto ragionando di creare una mia applicazione personale che riesca a dare indicazioni meteo zona per zona e allerte direttamente sui cellulari”.
Degli eventi eccezionali cosa la spaventa di più?
“Sicuramente i temporali autorigeneranti”.
Il nostro territorio è particolarmente fragile?
“Sicuramente è esposto, soprattutto sul versante carrarese, alle alluvioni”.
Qual è la domanda scomoda che non le ho fatto?
“Non mi ha chiesto perché, ad un certo punto, Piovontroton si è tolto la maschera. Le rispondo così: percgè al comunicazione via social riesce a intercettare solo uan tipologia di utenti. Ultimamente ci sto mettendo la mia faccia, andando a raccontare quello che faccio”.
Un’ultima cosa: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni dal meteo?
“Arriva il freddo. Venerdì 21 dovremo fare i conti con il generale inverno e potrebbe farsi vedere anche la dama bianca sulle montagne”.
Fonte: Prima Pagina - Massa Carrara
Chiamarlo meteorologo sarebbe davvero riduttivo. Marco Matelli (Piovon troton, un nome una garanzia per le migliaia di persone che seguono le sue previsioni) si definisce piuttosto un docente (è ingegnere informatico, laureato con 108 all’Università di Pisa, e attualmente professore di informatica all’istituto Alberghiero di Massa) prestato al meteo e alla comunicazione, o meglio alla divulgazione. Le sue, insomma, sono previsioni legate ai modelli matematici che conosce alla perfezione. Come Piovontroton le dispensa sui social (seguito da 20.000 followers) e anche in due canali, wathsap e telegram.
Matelli cominciamo dall’inizio: quando è cominciata l’avventura di Piovontroton?
“Tutto nasce nel 2014 anche se è durante l’alluvione del 2012 che ho cominciato a studiare i temporali autorigeneranti. Mi definisco bravo in due cose, nella competenza e nella divulgazione: ho cominciato a farlo sulla mia pagina personale, poi è nata quella dedicata esclusivamente agli eventi meteo.
Come nasce il nome Piovontroton?
“E’ un omaggio al mitico “Silvanon” di Massa, che in un video diventato famosissimo parlava di come avrebbe allevato le trote in uno dei sottopassi costantemente allagato in caso di pioggia forte”.
Quando ha capito di avercela fatta, di essere diventato una istituzione nel campo del meteo anche fuori dai social?
“Nel 2022 ero in un campeggio a Marina di Carrara, la gente mi è venuta incontro per ringraziarmi per averli salvati, grazie alle mie allerte, dal downbrust che aveva colpito la zona”.
Quali sono le caratteristiche che hanno secondo lei decretato il suo successo?
“Competenza e velocità unite alla capacità di comunicare”.
Ha mai pensato di fare di questa sua passione una vera e propria professione?
“Per me esistono le allerte, non le previsioni del tempo. Fino a pochi anni fa gli eventi eccezionali erano sporadici, adesso sono molto più frequenti e consecutivi ed è quindi più impegnativo starci dietro”.
“Farne una professione? Ci sto pensando da fine agosto e sto ragionando di creare una mia applicazione personale che riesca a dare indicazioni meteo zona per zona e allerte direttamente sui cellulari”.
Degli eventi eccezionali cosa la spaventa di più?
“Sicuramente i temporali autorigeneranti”.
Il nostro territorio è particolarmente fragile?
“Sicuramente è esposto, soprattutto sul versante carrarese, alle alluvioni”.
Qual è la domanda scomoda che non le ho fatto?
“Non mi ha chiesto perché, ad un certo punto, Piovontroton si è tolto la maschera. Le rispondo così: percgè al comunicazione via social riesce a intercettare solo uan tipologia di utenti. Ultimamente ci sto mettendo la mia faccia, andando a raccontare quello che faccio”.
Un’ultima cosa: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni dal meteo?
“Arriva il freddo. Venerdì 21 dovremo fare i conti con il generale inverno e potrebbe farsi vedere anche la dama bianca sulle montagne”.
Fonte: Prima Pagina - Massa Carrara




