La giornata del 25 novembre. La storia di Anna

25-11-2025 11:03 -

MASSA CARRARA- La giornata del 25 novembre. La storia di Anna.
Alla me stessa di 4 anni fa direi che quel pomeriggio non ha dettato la nostra morte ma bensì la nostra rinascita.Alla me stessa di oggi, ora che ho 16 anni, dico di non credere a chi ti dice “se mi ami davvero devi farlo”. Questo in realtà lo direi a tutte le ragazze” A raccontare la sua storia è Anna, una ragazza della provincia di Massa Carrara.Lo fa in occasione della giornata contro la violenza sulle donne: la sua storia, il suo dolore, vogliono essere un monito per tante coetanee.Per tante bambine, perché a 12 anni, si è poco più di questo, che “non devono provare e vivere quello che ho subito io”
Anna a 12 anni è stato stuprata da un amico.
“Era la persona di cui mi fidavo di più al mondo.Non avevamo una relazione.Per me era un amico:fino al pomeriggio in cui mi ha violentata “.
“Ho vissuto nella paura. Non ne ho parlato con nessuno. Non ho denunciato perché avevo vergogna”.
La conseguenza di quella violenza è stata una gravidanza. É stato un aborto. “Una sera ho chiamato il mio amico piangendo per potergli solamente fare una domanda che mi stava assillando, e gli ho detto: capisci quello che mi hai fatto? Ma l’unica risposta che ho avuto da parte sua è stato un semplice “non chiamarmi più”.
Anna ha raccolto i cocci. É andata avanti.
Tutt’ora fatica a trovare fiducia nei ragazzi. “Il primo campanello d’allarme è la frase forse fin troppo comune: se ci tieni davvero a me devi fare quello che ti dico”. Di fronte a queste parole scappo. Ragazze abbiate il coraggio di parlare a chi avete più vicino a salvaguardare voi stesse prima che possa diventare tardi”.
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